Beata Vergine Maria
Regina dell’Universo
Signora di tutti i popoli
Madre dell’umanità
oggi anche Tu stai in silenzio
dinnanzi alla tomba di Tuo Figlio.
Misteriosamente, Tu sai
che nulla è come appare
e che Egli risorgerà
facendo nuove tutte le cose;
ma la Tua sofferenza è vera,
come è vera quella di Cristo in Croce
vera la Sua agonia
vera la Sua morte.
In Te c’è il vero sgomento
di una madre
che ha perduto il figlio
vivendo il suo martirio
(sofferenza che forse
nessuno
comprende per intero):
il Volto schernito
le ossa spezzate
la Carne straziata
il Sangue disperso.
Cuore ed anima
trafitti da spade
come disse Simeone.
Ma, misteriosamente,
nel Tuo cuore
c’è anche la fiducia
nella Parola del Signore
la certezza che Egli mai tradisce
nonostante ogni contraddizione.
Tutto scaturì dal Tuo sì a Gabriele
per cui Tuo Figlio ti assunse in Cielo
facendoti Regina degli Angeli;
per cui generazioni di uomini pii
Ti hanno invocato e benedetto
proclamandoti Porta del Cielo
Protettrice delle nazioni
Imperatrice delle città gioiose.
Ecco perché il serpente
a cui Tu schiacciasti il capo
ricolmo d’ira bestiale
Ti odia sopra ogni altra creatura;
per questo spinge orde
di uomini malvagi
a detronizzarti
e portarti vilipendio;
bramando di distruggere
ogni forma visibile
della Tua regalità.
Oggi Tu soffri ancora
perché anche nella Chiesa
che da Te mutua
l’immagine di Madre
c’è chi si ostina a non riconoscere
l’onore che Ti spetta
come nostra Corredentrice.
Ma da Te impariamo il saper attendere
in speranza e perseveranza;
che quel silenzio
davanti alla tomba di Cristo
non è rassegnazione
non è resa al nemico
ma solo il riconoscere
che senza la Grazia di Tuo Figlio
ogni nostra opera
si disperde, effimera, nel nulla.
Così, stretti a Te,
partecipi del Tuo dolore,
nel silenzio attendiamo
che arrivi il momento
scelto dal Signore:
che la pietra rotoli dalla tomba
che la Luce dissipi le tenebre
che il Risorto ascenda al Cielo
che il Paraclito sia effuso a Pentecoste.
Amen.
Fabius Dieciscudi

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