Alla Vergine in Sabato Santo

Beata Vergine Maria, Regina dell’Universo, Signora di tutti i popoli, Madre dell’umanità, oggi anche Tu stai in silenzio dinnanzi alla tomba di Tuo Figlio. Misteriosamente, Tu sai che nulla è come appare e che Egli risorgerà facendo nuove tutte le cose; ma la Tua sofferenza è reale, come è reale quella di Cristo in Croce, reale la Sua agonia, reale la Sua morte.
In Te c’è il vero sgomento di una madre che ha perduto il figlio vivendo il suo martirio (sofferenza che forse nessuno comprende per intero): il Volto schernito, la Carne straziata, il Sangue disperso.
Cuore ed anima trafitti da spade, come disse Simeone.
Ma, misteriosamente, nel Tuo cuore c’è anche la fiducia nella Parola del Signore, la certezza che Egli mai tradisce nonostante ogni contraddizione.
Tutto scaturì dal Tuo sì a Gabriele, per cui Tuo Figlio ti assunse in Cielo facendoti Regina degli Angeli; per cui generazioni di uomini pii Ti hanno invocato e benedetto proclamandoti Porta del Cielo, Protettrice delle nazioni, Imperatrice della città gioiosa.
Ecco perché il serpente, a cui Tu schiacciasti il capo ricolmo d’ira bestiale, Ti odia più di ogni altra creatura; per questo spinge orde di uomini malvagi a detronizzarti e portarti vilipendio, bramando di distruggere ogni forma visibile della Tua regalità.
Oggi Tu soffri ancora perché anche nella Chiesa, che da Te mutua l’immagine di Madre, c’è chi si ostina a non riconoscere l’onore che Ti spetta come nostra Corredentrice.
Ma da Te impariamo il saper attendere in speranza e perseveranza; che quel silenzio davanti alla tomba di Cristo non è rassegnazione, non è resa al nemico, ma solo il riconoscere che senza la Grazia di Tuo Figlio ogni nostra opera si disperde, effimera, nel nulla.
Così, stretti a Te, partecipi del Tuo dolore, nel silenzio attendiamo che arrivi il momento scelto dal Signore: che la pietra rotoli dalla tomba, che la Luce dissipi le tenebre, che il Risorto ascenda al Cielo, che il Paraclito sia effuso a Pentecoste.
Amen.

Fabius Dieciscudi

Dettaglio dal “Trittico della Crocefissione”, Rogier var del Weyden (1443-45) – Kunsthistorisches Museum, Vienna (Wikimedia Commons)