San Biagio a Montepulciano

Esternamente la composizione è notevole nelle sue caratteristiche principali. La cupola, di profilo leggermente appuntito, su un alto tamburo, si solleva magnificamente dalla sottostruttura ed è ben proporzionata in relazione ad essa. Le superfici delle pareti sono ampie, non interrotte da colonne o pilastri. Sono divise in due piani, con un frontone su ogni facciata. Ordini sovrapposti di pilastri sono disposti sugli angoli e una trabeazione dorica, portata su tutta la facciata, con sporgenze sopra i pilastri inferiori, divide i due piani. La parete del piano inferiore è del tutto semplice, con un portale rettangolare severo e semplice sormontato da un frontone. La parete del piano superiore è divisa in pannelli rettangolari, come nell’attico della cappella dei Pazzi a Firenze; il pannello centrale è forato da una finestra quadrata e incorniciato con un ordine del quale i capitelli sono ionici e la trabeazione dorica. La cornice del piano superiore e la cornice inclinata del frontone di ciascuna facciata sono interrotte da sporgenze sopra i pilastri, e un ordine di pilastri ionici, con una trabeazione molto alta spezzata da sporgenze, circonda il tamburo che supporta la cupola. Torri campanarie a pianta quadrata, separate dal corpo principale, sono poste negli angoli rientranti del lato ovest; solo una è stata portata a compimento. Quella completata è a tre piani, ciascuno adornato da un ordine, rispettivamente dorico, ionico e corinzio.

Da “Character of Renaissance Architecture”, Charles Herbert Moore – The MacMillan Company, NY – 1905.
Traduzione di Fabius Dieciscudi.

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“San Biagio, Montepulciano” da “Character of Renaissance Architecture”, Charles Herbert Moore – The MacMillan Company, NY – 1905 (Wikimedia Commons)